CAP II

Su Dio

“Dio, idea dell’uomo o realtà ?”

Le disquisizioni più o meno erudite circa la “prova” della effettiva esistenza di Dio non saranno tema di questo libro, sebbene non si possa fare a meno di richiamare alla mente come la problematica specifica sia stata argomento di dotte trattazioni filosofiche non solo da parte di grandissimi pensatori dell’antichità, come Platone o Aristotele, ma anche di brillanti menti e veri campioni di “logica” di tempi più recenti, quali Leibniz o Kant. Sul piano più squisitamente religioso non va trascurato Sant’Anselmo d’Aosta, che affrontò attraverso il ragionamento e la logica la prova ontologica dell’esistenza di Dio. Ma deve essere in particolare ricordata la teoria di Dionigi l’Areopagita Pseudo con il suo metodo apofatico o della negazione. Sul piano scientifico è opportuno non omettere il grande matematico Kurt Gödel, che dimostrò, attraverso argomentazioni puramente logico/matematiche, l’esistenza di Dio; un percorso di pensiero che, sul piano della logica pura, sembrerebbe ripercorrere quello di Sant’Anselmo d’Aosta.

Agli ostinati negatori dell’esistenza di Dio può agevolmente opporsi il pensiero di Kant, il genio di Kronisberg, il quale giunse alla conclusione della non dimostrabilità dell’esistenza di Dio, ma altresì della indimostrabilità della Sua non esistenza.

Io dirò solo che Dio non si dimostra con la scienza, non Lo si prova con il ragionamento che, essendo prodotto della mente, è strumento limitato ed inadeguato. Dio Lo si sente, Lo si percepisce e ciò avviene allorquando ci si predispone all’ “ascolto” con l’orecchio di un fanciullo. Per Dio si può provare Amore ovvero indifferenza. Egli non vuole imporre Se stesso all’uomo, poiché lo ha concepito e voluto come creatura libera; libera di cercarLo, di sceglierLo, ma anche di rifiutarLo o di negarLo, perfino di blasfemizzarLo. Dio, potremmo dire, è come un bel tramonto: o percepisci l’emozione che vorrebbe offrirti o non la cogli; ma il tramonto, esso, non fa nulla per indurti o, tampoco, costringerti a guardarlo e ammirarlo… eppure c’è.

Se diamo come postulato la effettiva esistenza di Dio, ecco che non potremmo non convenire con l’assunto di Dionigi l’Aeropagita di cui è detto in appendice  “A” .

(Qualora il lettore desideri approfondire l’argomento, troverà più ampia trattazione al Cap. 9 del terzo libro “I Misteri del Sentiero” o , come argomento a se stante, tra i “Temi” – n.d.a.)

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